• È un intervento diretto alle coppie sposate o conviventi, con e senza figli, che si stanno separando/divorziando o che hanno intenzione di farlo.
• Può essere utilizzata anche da chi ha già degli accordi, ma non riesce a rispettarli o comunque quando non funzionano.
• Non è una consulenza psicologica o una CTU/CTP, né consulenza pedagogica o sociale o legale, né una terapia di coppia o familiare, né, infine, un percorso di counseling o di coordinazione genitoriale.
È possibile richiedere anche una Mediazione Familiare da remoto via Zoom.
Le finalità e i vantaggi
• Permette di ristabilire la comunicazione tra i coniugi che può essere stata interrotta dalla conflittualità e dalla sofferenza, seguite alla decisione della separazione.
• Serve a prendere gli accordi relativi alla riorganizzazione della famiglia dopo la separazione o il divorzio.
• Permette di poter elaborare la fine della relazione e di decidere insieme l’assetto da dare alle questioni, che gli stessi ex-coniugi portano e ritengono rilevanti per loro (rispetto ai figli o anche ai beni/denaro).
I requisiti fondamentali
• La mediazione è volontaria, per cui i genitori possono decidere liberamente di partecipare, di fermarsi per quanto ritengono opportuno e, soprattutto, di sottoscrivere solo gli accordi condivisi, che reputano adatti a loro stessi.
La volontarietà e l’impossibilità per il mediatore di imporre una propria soluzione alle questioni sono il punto di forza e anche il limite della mediazione. Infatti, se i coniugi non vogliono venire o se non si riconoscono come interlocutori o negoziatori, in tali casi, la mediazione familiare non è indicata.
I partner, in mediazione, diventano protagonisti delle loro scelte, riprendendo il proprio potere decisionale e la correlata responsabilità genitoriale.
• La mediazione è riservata e confidenziale: i mediatori non possono riferire a nessuno circa l’andamento degli incontri, né fare relazioni di alcun tipo o essere chiamati a testimoniare.
La coppia può rivolgersi al mediatore familiare in qualunque momento (prima, durante e dopo) del procedimento in tribunale. In particolare:
• prima di rivolgersi ad un avvocato
• all’udienza presidenziale (a procedimento giudiziario iniziato)
• in qualunque momento dell’iter giudiziario, chiedendo al giudice la sospensione del procedimento
• dopo il provvedimento del giudice, per chiedere la modifica degli accordi presi in precedenza e che non si riescono a rispettare.
Dopo un primo incontro iniziale, se la coppia decide di intraprendere la mediazione familiare, viene concordato con il mediatore un percorso che:
• la coppia sceglie di fare volontariamente
• richiede la partecipazione attiva di entrambi i genitori
• è indipendente dal procedimento in tribunale
• garantisce riservatezza e confidenzialità.
In pendenza di giudizio, le parti hanno facoltà di farsi assistere dal proprio avvocato al primo incontro informativo di mediazione, agli incontri successivi su aspetti economici e patrimoniali e per l’eventuale sottoscrizione dell’accordo.
Si possono affrontare tutte le questioni relazionali e/o organizzative concrete ritenute importanti per sé e per la propria famiglia in vista o a seguito della separazione coniugale o divorzio.
• I coniugi sono, innanzitutto, genitori e in mediazione familiare l’intento è di raggiungere accordi negli interessi di tutti i membri della famiglia, soprattutto dei figli, che però non sono presenti.
• Gli accordi, se raggiunti, sono volontari, mutualmente accettabili e durevoli.
• Alla fine del percorso di mediazione gli accordi sono raccolti in un documento di intesa, sottoscritto da entrambe le parti, che, se lo desiderano, possono esse stesse consegnarlo ai propri legali per la presentazione della domanda di separazione o di divorzio.
• In genere, gli incontri durano 1½ ora ciascuno, con una cadenza per lo più quindicinale per un numero complessivo di incontri che varia da circa 6 a 10-12, a seconda delle questioni portate dalle parti.
Mamma e papà si separano.. e noi?
I bambini sono troppo spesso travolti dalla guerra dei genitori durante la separazione coniugale.
I bambini per crescere hanno bisogno del sostegno affettivo e psicologico dei genitori, quali figure di riferimento stabili e attendibili, capaci di cura e di legami a lungo termine.
Il miglior modo per difendere i figli dai conflitti della separazione è…
…difendere e custodire i genitori
…riconoscerli nella dignità di adulti
…aiutarli a recuperare il rispetto reciproco, il dovere e la responsabilità come genitori
Separati ma genitori
La mediazione familiare e la cura dei legami con i figli