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Consulenza e sostegno psicologico

Colloqui e percorsi di sostegno e/o consulenza:
• individuale, di coppia, di famiglia
• in materia di separazione e/o divorzio
• sulla genitorialità

È possibile richiedere anche una Consulenza psicologica on-line via Zoom.

Consulenza Tecnica giudiziale di Parte (C.T.P.)

Qualora sia necessario durante un procedimento giudiziario, in cui sia presente una situazione di grave conflitto tra ex-coniugi o ex-conviventi con figli, il Giudice del Tribunale Ordinario o del Tribunale per i Minorenni può farsi assistere da uno o più consulenti di particolare competenza tecnica (Consulente Tecnico d’Ufficio – C.T.U.) per decidere in merito all’affidamento del minore.

Le parti (i genitori), a loro volta, possono nominare un proprio consulente tecnico (Consulente Tecnico di Parte – C.T.P.), che li accompagni durante lo svolgimento delle operazioni peritali.
Su richiesta della parte e/o del suo legale, si svolgono Consulenze Tecniche di Parte nei casi di separazione, divorzio e affido presso il Tribunale Ordinario o il Tribunale per i Minorenni.

Coordinazione Genitoriale

• È un intervento di Risoluzione Alternativa delle Controversie (ADR), che si rivolge a genitori separati, divorziati o mai sposati, la cui perdurante elevata conflittualità costituisce un rischio di danno psicologico ed evolutivo per i figli della coppia esposti al conflitto.

• È un percorso non confidenziale e non valutativo, gestito con uno stile direttivo, focalizzato sui bambini per quei genitori per cui la mediazione familiare è inappropriata o non possibile a causa dell’elevato livello del conflitto o per violenza nella relazione.

Chi è e cosa fa il coordinatore genitoriale

• È un professionista adeguatamente formato, terzo imparziale, che aiuta i genitori altamente conflittuali a mettere in pratica la co−genitorialità, attraverso l’implementazione e il mantenimento delle decisioni già assunte dall’Autorità Giudiziaria e/o di quelle che saranno prese all’interno del processo di coordinazione genitoriale a partire dai bisogni dei figli.
• Laddove risulti impossibile raggiungere un accordo, previo consenso dei genitori, può suggerire soluzioni, fornire raccomandazioni e, nei limiti del mandato ricevuto, assumere decisioni nell’interesse e per il primario benessere dei minori.

Per avviare un percorso di coordinazione genitoriale è necessario che ci sia:

in ambito giudiziale

• accordo tra I genitori di dare mandato ad un professionista privato
• mandato dell’Autorità Giudiziaria, in cui il giudice sancisce questo accordo e in cui siano espressi nel modo più chiaro possibile gli ambiti di decisionalità e connessione.

in ambito extra giudiziale

• proposta degli avvocati o altri professionisti al di fuori del procedimento (prima o già chiuso)

È possibile richiedere una Coordinazione Genitoriale da remoto via Zoom

Di come mettere in pratica, modificare e rispettare gli accordi e le decisioni del programma di genitorialità, che non si riescono a rispettare, quali ad esempio: affidamento, frequentazioni, metodi di educazione ed accudimento dei figli.., così come già disposti dall’Autorità Giudiziaria e/o che saranno presi durante la Coordinazione Genitoriale a partire dai bisogni dei figli.

 

Cadenza e durata degli incontri vengono concordati all’inizio del percorso in base alle esigenze della famiglia. In genere, il percorso di Coordinazione Genitoriale è suddivisibile in tre fasi:

  • 1° fase (di orientamento, analisi e contenimento)
    Gli incontri sono a cadenza settimanale e durano circa 1 ora
  • 2° fase (di contenimento e implementazione attiva)
    Gli incontri sono a cadenza mensile e durano circa 1 ora
  • 3° fase (di mantenimento)
    Gli incontri sono a cadenza bimestrale o trimestrale e durano circa 1 ora
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